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Ci mancava solo questo…

Questo nostro secolo, che si sperava potesse essere un secolo migliore del precedente con la fine di tutte le guerre ed il conseguente progresso dell’umanità verso una convivenza dignitosa di tutti gli abitati di questa terra, si sta rivelando un disastro completo con ritorno della guerra in Europa, con la ripresa della guerra tra Palestinesi ed Israeliani senza dimenticare tutte le altre decine di guerre in tutto il mondo non ancora finite ma dimenticate dalle fonti di informazioni.

In questo spazio, da poco ripreso a frequentare, non ho ancora parlato delle guerra tra la Russia e l’Ucraina perché al solo pensiero mi rattrista e mi pone in una situazione di disagio. Una guerra della quale non se ne vedeva la necessità obbiettiva e ci costringe quindi ad andare a cercare le ragioni nel complicato inconscio dell’uomo. Provo ad esprimere qualche personale pensiero.

L’uomo da sempre ha avuto il prepotente desiderio di possedere e dominare territori sempre più estesi. Nell’antichità, forse, l’idea di conquista delle terre poteva anche essere una necessità di sopravvivenza ma nella nostra era dove più o meno , (vedremo questo “più o meno” che prenderà senso) le terre sono state tutte scoperte e tutte, o quasi, occupate con spargimenti di sangue. Oggi che senso può avere scendere in guerra per accaparrarsi qualche pezzettino(una fetta del territorio Ucraino) in più di terra? Ma a quanto pare il sentimento di dominare è talmente radicato nell’uomo che dopo brevi periodi di tregua riemerge con forza e cerca di affermarsi, costi quel che costi. Ogni giorno i giornali e telegiornali danno notizie di morti non tanto tra i combattenti al fronte (un numero spropositato di giovani e meno giovani) quanto tra la gente civile che vorrebbe vivere in pace nel miglior modo possibile ed invece viene costretta a vivere nei disagi più estremi ed anche a perdere la vita.

Tutta questa gente innocente cosa ha fatto per meritare tutto questo?

Non è ancora finita (chissà quando finirà) la guerra dell’invasione russa sul territorio ucraino ed ecco che quasi all’improvviso, con grande sorpresa di tutti scoppia questo nuovo atroce conflitto tra i Palestinesi e gli Israeliani iniziato con un’atroce azione di terrorismo verso la popolazione civile Ebrea da parte dei terroristi di Amas nel territorio Israeliano.

Due popoli che si odiano e si contendono un territorio che sarebbe dovuto essere diviso pacificamente in parti uguali ed ognuno avrebbe dovuto rispettare i propri confini stabiliti con il consenso della comunità internazionale.

Negli anni così non è stato e lentamente giorno dopo giorno gli Israeliani hanno rosicchiato terra e costretti i Palestinesi in due strisce di territorio, isolate tra loro e quindi rendendo loro la vita sempre più difficile. Una storia che va avanti da decenni e che la comunità internazionale non ha fatto niente affinché fosse evitata questa lenta sopraffazione.

Questa situazione ha portato alla nascita del terrorismo palestinese che negli anni si è reso colpevole di attentanti con morti feriti distruzioni sino ad arrivare alle stragi nel territorio Israeliano di questi giorni. Da parte sua, Israele, oltre che rendere difficile la vita ai Palestinesi ha compiuto anch’essa stragi di civili nelle diverse rappresaglie.

Se avessero voluto, parlo della comunità internazionale, avrebbero potuto imporre ad Israele di avere atteggiamenti diversi nei confronti dei Palestinesi che hanno tutto il diritto di vivere in quella terra assegnata senza le angherie e le sopraffazioni Israeliane.

Quello che purtroppo Amas non ha ancora capito mettendo in campo la poca forza che ha, che comunque riesce a seminare morte e distruzioni in Israele, è che adesso gli Israeliani  avranno il giusto pretesto per infierire ancora in modo più pesante in quei territori  seminando dolore e distruzione in modo centuplicato rispetto a quello che hanno subito. Così a rimetterci, a pagarne le conseguenze, oltre ai numerosi Ebrei, la povera gente Palestinese che si troverà a piangere e disperarsi di fronte alle case distrutte, ai parenti, amici morti.

Un fiume di dolore scorrerà sempre più impetuoso sotto i nostri occhi impotenti e purtroppo sotto uomini, loro si potenti, che potrebbero evitarlo e non lo fanno fino in fondo nonostante le parole, tante parole.

L’uomo non ha in sé la capacità di vivere in pace, di risolvere i contenziosi in modo pacifico ed umano, deve ogni volta porre in campo le armi e generare violenza e dolore, tanto dolore. Non credo ci siano soluzioni nonostante gli insegnamenti della storia. Questo purtroppo è!

Di ragioni del perché avviene tutto questo se ne potrebbero trovare tante ma tutte hanno un alone di mistero che è impossibile penetrare.

Quando penso a cosa sta accadendo come prima cosa mi viene da pensare alle tantissime (troppe) vittime da una parte e dall’altra, vittime innocenti di strategie più grandi di loro. E penso a chi rimane, in ambo i territori, che seppur ancora in vita resteranno per sempre segnate dal dolore delle assenze di chi è stato ucciso e dall’angoscia dei momenti drammatici vissuti tra la vita e la morte. Tutto questo resterà per sempre in loro cambiando in modo profondo la loro storia e non solo la loro.
Possiamo sperare, possiamo farlo per tentare di attenuare l’impatto con questa amara e dura realtà che ci avvolge, appesantisce e/o distrugge. 

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