Sole rovente.
E’ nella natura dell’animo umano percepire un disagio quando le condizioni intorno a noi fisiche, o psicologiche, seguono schemi a noi non soddisfacenti. Ecco allora che la nostra autodifesa spontanea parte all’attacco e cerca di ripristinare le condizioni che ci fanno stare bene. Questa condizione forse è anche una nostra fortuna perchè ci fa sopravvivere perchè attiviamo le difese. Altro è invece uno stato di disagio che ci porta al lamento continuato sino a quasi alla ribellione di fronte a situazioni che poco possiamo cambiare.
In questi giorni le temperature esterne sono sopra la nostra media stagionale ed ecco allora il lamento continuo che non aiuta e che in certi casi diventa pesante soprattutto per chi è costretto ad ascoltarlo.
In questo periodo storico dove stiamo dimenticando che “la perfezione non è di questo mondo” si procede sparati verso l’infelicità quando i fatti contingenti ci sbattono in faccia la realtà : nulla è perfetto, nessuna cosa funziona alla perfezione, o almeno come vorremmo, quando vorremmo (tutto e subito)! Non avendo più la percezione della nostra condizione finita, di conseguenza non si concepisce più il senso delle che non vanno come vorremmo e che le cose hanno dei limiti per fatto di essere fatte da uomini.
Ecco allora che il caldo non lo si sopporta più e così condizionatore in macchina, condizionatore in ufficio,condizionatore a casa!E nei tratti “scoperti”?
E quando qualcuno di questi non riesce a soddisfare ecco il senso di disagio che in certi casi diventa esasperato ed esasperante, non si riesce più a stare senza benessere neanche pochi istanti nella giornata.
Il mio lavoro abbraccia anche aspetti tecnici che aiutano a creare il giusto livello di benessere negli ambienti, ebbene, in questi giorni quando le temperature superano abbondantemente i 32 °C ne vedo e ne sento di tutti i colori. Lamentele di tutti i tipi anche da persone che poco dovrebbero lamentarsi se solo pensassero per un attimo a chi è costretto a lavorare sotto il sole cocente senza nessun tipo di refrigerio se non l’acqua!
La riflessione che faccio ogni anno, ormai da anni, che mi occupo di questo settore è che più si va avanti e più si cerca il benessere esasperato senza tener conto che tutto ha un prezzo in termini di inquinamento di consumo di energia e che spesso il nostro voler star bene a tutti i costi danneggia in modo sempre più irreversibile lo stare bene generale!
Siamo passati da una condizione nella quale quando faceva caldo ci si difendeva come si poteva con i rimedi naturali, ad una condizione nella quale ci si difende con l’uso di macchine, e quando queste non ce la fanno, il nostro fisico non riesce più a ritrovare quei sistemi naturali che ormai non fanno più parte del nostro bagaglio culturale. Se proviamo a spostare su altri aspetti del vivere, quanto soltanto accennato sopra, ecco che la situazione diventa seria e necessiterebbe di approfondimenti importanti sui valori importanti, su cosa realmente occorre per Vivere; sul senso della misura , forse con questo clima rovente e con questa aria di vacanza e conviene rimandare a momenti più…freschi!! (A casa non ho condizionatori!)